ATP’09 – Curated by The Breeders (Atp-Butlins Holiday Centre, Minehead)

Shellac davanti e dietro tutti quanti (Yann Tiersen, Dianogah, Deerhunter,Th’Faith Healers, Giant Sand, Melt Banana, Wire, Bon Iver e Bronx senza mariachi).


Airportman e Tommaso Cerasuolo – “Weeds” (Lizard)

La via piemontese alla cover di classe omogeneizzata: lunedì sera in taverna e buona la prima, specie se anni Ottanta o canzone d’autore. Alieni a Radio Deejay.


The Pains Of Being Pure At Heart – S/T (Slumberland)

E di prendere calci in culo da Morrissey. Anche piacevole, se non rompesse così i maroni. Sviolinate sentimental-sonore in odor di indiebagnomaria e pop hype vario.


Phosphorescent-To Willie (Dead Oceans)

Matthew Houck fra Willie Nelson e Nashville. Alleluia.


Mark Kozelek – Finally LP (Caldo Verde)

Mark Kozelek che canta una canzone degli Husker Du. Il resto mancia.


Calibro35 – s/t (Cinedelic)

Un torbido muro di suono nero al servizio segreto della storia d’Italia, con bassline rock e L’Appuntamento: ora li vogliamo alle prese con creazioni proprie.


Adem-Takes (Domino)

Coverizzare Bedhead, Tortoise e Low è sintomo di buon gusto. Ma quello l’abbiamo anche noi. E purtroppo di altro c’è poco (pure dal vivo).